Fra castelli, monumenti e… brasadé

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È un viaggio raccontato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Oltrepò Pavese questo libro che narra di borghi, chiese, paesaggi, ricette, tradizioni, vigneti e castelli, luoghi della socialità e luoghi della cultura.

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Sottotitolo: Viaggio nell’Oltrepò Pavese visto dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Casteggio – Anno Scolastico 2019/2020

Autori: I ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Casteggio

Genere: Libri per ragazzi

Codice ISBN: 9788831970686

È un viaggio raccontato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Oltrepò Pavese questo libro che narra di borghi, chiese, paesaggi, ricette, tradizioni, vigneti e castelli, luoghi della socialità e luoghi della cultura. Lo stile di alcune pagine è giornalistico, essenziale, mirato a informare; in altre pagine diventa vera e propria narrazione di sensazioni e impressioni. Qualcuno si è espresso in poesia, qualcuno ha scritto a quattro mani, qualcuno ha chiesto in casa (ai genitori, alla nonna, al nonno) notizie su ciò che non sapeva. Il risultato è un coro giovane e scattante, dal quale emerge, non espresso, ma percepibile, l’orgoglio per la propria terra, l’essere qui, adesso, il saper riconoscere la linea dell’orizzonte e i suoi elementi, il sentirsi nel proprio posto perché lo si conosce e, conoscendolo, lo si ama.

“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”, scriveva Cesare Pavese nel libro “La luna e i falò”.

Questo libro dimostra che per le nostre ragazze e i nostri ragazzi delle colline dell’Oltrepò questa è già una consapevolezza, ma c’è qualcosa in più che aggiorna e attualizza il concetto di appartenenza: è l’accoglienza di chi arriva da lontano. La magia di un laboratorio che s’intitola “Io e il mio territorio” è quella di attivare  ricettori nuovi in chi non è nato in Oltrepò Pavese, ma vi è giunto per scelta o necessità famigliare: ora sei qui, sei con noi, vedi ciò che vediamo, vivi ciò che viviamo. La parola “magia” affascina, ma tecnicamente non è corretta: l’obiettivo del Laboratorio, così come la sua articolazione, ha tenuto conto di questo aspetto e, anzi, è riuscito a combinare due concetti importanti, quello di “società” e quello di “comunità”. L’accoglienza non sono (soltanto) parole scritte su un manifesto. L’accoglienza è la ciambella che viene chiamata “brasadé” e che si prepara qui, non altrove. Una ciambella dalla ricetta semplice, composta da ingredienti alla portata di tutti, senza aggiunte superflue, senza pretese di essere riconosciuta come raffinato dessert, ma con una storia lunga e ancora viva. Sgranocchiare insieme un brasadé è forse meno efficace del dire “condivisione”? O non è forse più buono, più gustoso e più divertente del dire “inclusione”? Scoprire che i Malfatti devono essere ben fatti per risultare appetitosi è una sorpresa che unisce, come lo è indagare sulle origini di un castello che ci guarda dall’alto e che sembra immobile, ma quante avventure ha vissuto nella sua storia, quanti assalti, crolli, ricostruzioni, abbellimenti, trasformazioni! Questo libro racconta esperienze che hanno coinvolto udito, vista, tatto, gusto, odorato e il senso di sapere dove siamo, scoprendo il territorio e le persone che nel territorio vivono, con i loro patrimoni di sapere. E anche questo libro lo è: un prezioso patrimonio che va oltre la didattica, che è testimonianza, raccolta storiografica, narrazione di conoscenze e sensazioni.

Allora affidiamoci a queste giovani guide del territorio, leggendo i loro testi e provando ciò che ci suggeriscono di provare, senza banalità, senza noia. Questo libro è un viaggio bellissimo in Oltrepò Pavese.

 

(Cinzia Montagna)

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